Pete Doherty Si Unisce Alla Campagna Di Protesta Contro Le Pelliccie (Foto)

17 marzo 2016

Cantante si unisce a PETA nel convincere The Kooples a non utilizzare più pelliccia

Roma – Anche se la casa di moda The Kooples ha già accolto il pubblico sdegno e abbandonato la lana d’angora, continua a vendere pellicce provenienti da procioni, volpi e coyote – ed è per questo che Pete Doherty, la quale in passato aveva disegnato una collezione per The Kooples, ha mandato una lettera per conto di PETA chiedendo al noto produttore di privarsi dell’uso di pelliccie.

“Quasi niente mi sorprende ormai, ma il video sotto copertura di PETA girato negli allevamenti di pellicce sì – mi ha fatto venire i brividi”, scrive Doherty. “È palese che l’intera vita di questi animali è piena di torture…. E tutto per moda? È pura follia.”

PETA’s exposé rivela come gli animali negli allevamenti di pellicce passino la loro vita confinati in gabbie ristrette e sporche prima che vengano fulminati, intossicati o avvelenati. In ambiente selvatico, gli animali catturati nelle tagliole possono soffrire per giorni di emoraggia, disidratazione e attacchi di predatori prima di esssere soffocati o bastonati fino alla morte.

PetePhotoBooth

PETA – il cui motto dice, in parte, che “gli animali non sono fatti per essere indossati” – chiede a The Kooples di, come scrive Doherty, “dimostrate che vi importa della sofferenza degli animali estendendo il divieto sull’ angora… a tutte le pellicce di animali.”

Molti dei grandi nomi della distribuzione e top designers – inclusi Topshop, Stella McCartney, Vivienne Westwood e molti altri – sono 100 per cento “fur-free”.

La lettera di Dohetry è disponibile qui . Per maggiori informazioni, vi preghiamo di visitare PETA.org.uk.