Foto: Daniela Martani si unisce alla PETA in protesta “insanguinata” contro l’utilizzo di pelli esotiche da parte di Gucci

Foto: Daniela Martani si unisce alla PETA in protesta “insanguinata” contro l’utilizzo di pelli esotiche da parte di Gucci

Milano – Oggi Daniela Martani, star televisiva, cantante e vegana da molti anni, ha retto in mano un “serpente insanguinato” e tagliato, fuori dal principale negozio di Gucci a Milano, guidando nella protesta i sostenitori della PETA, per sollecitare il marchio ad abbandonare l’uso di pelli esotiche. Questa manifestazione fa seguito alla denuncia della PETA Asia, che ha svelato come i fornitori di Gucci colpiscano le lucertole sulla testa con i machete e squarcino ripetutamente il loro collo in tentativi fallimentari di decapitarle.

Immagini e video dell’azione sono disponibili qui.

“I moderni consumatori compassionevoli inorridirebbero sapendo che tutti i scarpe in pelle di lucertola e tutte le borsette in pelle di serpente, esposti sugli scaffali di Gucci, provengono da animali sensibili che sono stati picchiati, tagliati e squartati”, afferma la vicepresidente della PETA, Mimi Bekhechi. “Stiamo sollecitando Gucci affinché abbracci la moda che non utilizza animali e smetta di vendere pelli esotiche, esattamente come ha già fatto con le pellicce.”

Nel mattatoio, gli operai legano le zampe delle lucertole e le decapitano senza stordirle in precedenza, anche se il loro cervello resta cosciente. Ciò significa che possono provare dolore per oltre 30 minuti dopo che sono stati decapitati. La PETA sottolinea che la documentazione dell’indagine contraddice in pieno le affermazioni della Kering, società madre di Gucci, che dichiara di essere impegnata “nell’attuazione e nella verifica dei massimi standard di benessere degli animali durante tutta la filiera di fornitura”, nonché nelle sue linee guida sul benessere animale, che richiedono “trattamenti umani al termine della vita”.

PETA Asia ha anche documentato che, nell’industria delle pelli esotiche, il collo dei coccodrilli viene tagliato per inserire sbarre di metallo nella loro testa per scombussolare il cervello, spesso mentre sono completamente coscienti. I serpenti vengono gonfiati di acqua per distendere la loro pelle e scuoiarli, spesso mentre sono ancora coscienti.

In qualità di azionista di Prada, giovedì 28 aprile la PETA Stati Uniti porterà lo stesso messaggio alla riunione annuale dell’azienda, invitando il gruppo italiano di moda di lusso a smettere di acquistare pelli esotiche.

La PETA – il cui motto recita, fra le altre cose, che “gli animali non sono nostri per essere indossati” – si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia dell’essere umano. Per ulteriori informazioni, potete visitare il sito di PETA o seguire il gruppo su FacebookTwitter o Instagram.

Contatto:

Sascha Camilli +44 (0) 20 7923 6244; [email protected]

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