Elisabetta Franchi si aggiudica premio PETA per scelte pionieristiche a favore degli animali

Elisabetta Franchi si aggiudica premio PETA per scelte pionieristiche a favore degli animali

Milano – Per essere stata tra le prime ad abbandonare l’uso di pellicce, così come altri materiali ottenuti attraverso la sofferenza degli animali – tra cui angora e piume – e per aver persino creato una fondazione per salvare i cani dal festival cinese di Yulin, dove si consuma carne di cane, la stilista italiana Elisabetta Franchi si è meritatamente guadagnata uno Special Achievement Award da PETA.

Elisabetta Franchi ha contribuito a spianare la strada alla diffusione della pelliccia ecologica, compiendo il passo rivoluzionario di abolire la pelliccia di animale già nel 2012, spingendosi oltre, pochi anni dopo, quando scelse di eliminare la lana d’angora e sostituendo le piume d’oca per l’imbottitura con innovativi materiali vegani. L’anno scorso, la stilista ha presentato Exotic, una straordinaria capsule collection di borse e cinture animal-free per celebrare la bellezza degli animali esotici senza usarne la loro pelle, come purtroppo fanno ancora altri stilitsti. Oltre alla creazione di innovative collezioni di abbigliamento animal-friendly, la stilista ha istituito la Fondazione Elisabetta Franchi Onlus, che sostiene i rifugi per animali in Italia, e ha anche creato una struttura in Cina per i cani salvati dal commercio di carne di cane.

“L’impegno di Elisabetta Franchi per il benessere degli animali va ben oltre alla creazione di splendidi capi e accessori animal-friendly: rappresenta anche una forza positiva e di aiuto concreto per i cani in Asia così come in Italia”, afferma Patrizia Re, consulente aziendale di PETA. “PETA desidera conferire il giusto riconoscimento a questa stilista, unica nel suo genere, per il merito di aver reso l’industria della moda un luogo più gentile e accogliente per gli animali”.

Nell’industria delle pellicce, gli animali trascorrono l’intera vita all’interno di gabbie anguste, girando freneticamente in cerchio, mordendo le sbarre e arrivando ad auto-mutilarsi per il grave disagio psicologico sopportato prima di essere uccisi. Per ottenere l’imbottitura dei piumini, di prassi gli operai tengono bloccati gli uccelli mentre strappano manciate di piume dai loro corpi, facendoli urlare di paura e dolore. Per l’angora, i conigli vengono distesi su delle assi e la loro pelliccia viene strappata mentre lottano disperatamente per scappare. Nell’industria delle pelli esotiche,  barre di metallo vengono conficcate lungo la spina dorsale dei coccodrilli ancora coscienti.

La PETA – il cui motto recita, tra l’altro, che “gli animali non sono nostri per essere indossati” – si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia dell’essere umano. Per ulteriori informazioni, visita PETA.org.uk o segui il gruppo su FacebookTwitter o Instagram.

PETA ha premiato anche altri designer italiani: Gucci riceve l’Innovation Award per aver sviluppato la pelle vegana Demetra, mentre Valentino e Armani ricevono Best Luxury Moment per la loro decisione compassionevole di abbandonare l’angora.

Contatto:

Sascha Camilli +44 (0) 20 7923 6244; [email protected]

#