GUCCI METTE AL BANDO LA LANA D’ANGORA DOPO L’APPELLO DI PETA STATI UNITI 

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29 giugno 2018

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GUCCI METTE AL BANDO LA LANA D’ANGORA DOPO L’APPELLO DI PETA STATI UNITI 

Il brand recentemente diventato fur-free si impegna a non vendere oggetti realizzati col pelo strappato ai conigli vivi

Roma – Dopo essere stata contattata dalla PETA Stati Uniti, Gucci – che nel 2017 ha deciso di abbandonare l’uso delle pellicce dopo più di 20 anni di proteste della PETA Stati Uniti – ha eliminato l’uso della lana d’angora. La decisione arriva dopo che una rivelazione della PETA ha mostrato che negli allevamenti d’angora la pelliccia dei conigli viene strappata mentre gli animali sono ancora vivi e urlano dal dolore.

“Vietando la lana d’angora, Gucci ha compiuto un importante passo verso l’eliminazione della crudeltà dai suoi modelli,” afferma Tracy Reiman, vicepresidente esecutivo di PETA Stati Uniti. “Nessuna pelliccia verrà più strappata da questi docili animali per un maglione o un altro articolo di questo brand, e PETA incoraggia gli altri stilisti di lusso a seguire l’esempio di Gucci.”

La maggior parte dei conigli utilizzati per l’angora sono stesi su tavole e il loro pelo viene rimosso con violenza. Altri vengono sospesi dal soffitto prima che la loro pelliccia venga tagliata o tosata e, mentre lottano disperatamente per scappare, la loro pelle delicata viene tagliata dagli strumenti affilati. Solitamente, sono sottoposti a questa sofferenza ogni tre mesi.

Gucci si unisce a centinaia di altre firme importanti – tra cui ASOS, Calvin Klein, Roland Mouret, Topshop e Stella McCartney – che si sono impegnati a non vendere pellicce o angora dopo aver ascoltato la PETA e i suoi affiliati internazionali (il cui motto recita in parte che “gli animali non sono nostri da indossare”).

Per ulteriori informazioni, visita PETA.org.uk.

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