KRIS REICHERT E MODELLE ‘MORTI VIVENTI’ PROTESTANO CONTRO IL COMMERCIO DI PELLE ANIMALE ALLA SETTIMANA DI MODA DI MILANO
Per divulgazione immediata:
20 settembre 2017
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KRIS REICHERT E MODELLE ‘MORTI VIVENTI’ PROTESTANO CONTRO IL COMMERCIO DI PELLE ANIMALE ALLA SETTIMANA DI MODA DI MILANO
Le modelle, per conto di PETA, diffondono il messaggio: “La pelle: un look letale”
Milano – Indossando abiti aderenti in pelle vegana e truccate da scheletri, tre modelle, tra cui la musicista Kris Reichert, si sono presentate all’apertura della Settimana di Moda di Milano con dei manifesti recanti le scritte: “La pelle: un look fatale” e “Non indosserei pelle animale manco morta.”
Le foto della protesta sono disponibili qui, qui e qui.
“Per ogni giacca, abito, borsa o stivale in pelle, un animale sensibile deve sopportare una vita miserabile e una morte terrificante,” afferma il direttore dei programmi internazionali della PETA, Mimi Bekhechi. “La PETA invita gli stilisti, i responsabili degli acquisti e i clienti ad aderire alla rivoluzione della moda vegana e a rifiutare la pelle animale.”
La PETA – il cui motto, in parte, è: “gli animali non sono nostri da indossare” – fa notare che più di un miliardo di mucche vengono uccise ogni anno per la loro pelle. Patiscono per l’affollamento estremo, vivono una vita di privazioni e sofferenza come la castrazione, la marchiatura, il taglio della coda e delle corna, mutilazioni effettuate senza alcun uso di antidolorifico. Nei mattatoi le loro gole sono tagliate e alcune di loro sono perfino scuoiate e smembrate mentre sono ancora coscienti. In Cina non è raro che i cani vengano uccisi a bastonate in modo che la loro pelle possa essere strappata e venduta in tutto il mondo.
I materiali vegani qualitativamente superiori alla pelle animale disponibili in commercio oggi includono le microfibre, l’Ultrasuede e poliuretani riciclati, nonché materiali prodotti con foglie di ananas (Piñatex), funghi e scarti di uva da vino (Vegea).
Per ulteriori informazioni, visita PETA.org.uk.
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