La nuova scioccante denuncia della PETA rivela serpenti gonfiati a morte per beni “di lusso”

La nuova scioccante denuncia della PETA rivela serpenti gonfiati a morte per beni “di lusso”

LVMH nel mirino della campagna per porre fine alla vendita di pelli esotiche

Roma – Una nuova indagine della PETA Asia su un’allevamento in Vietnam che fornisce pelle di serpente per l’industria globale rivela orribili crudeltà nei confronti dei serpenti, tra cui la chiusura della bocca e dell’ano con elastici per poi gonfiarli a morte con un compressore d’aria, schiacciando il cuore e provocando forti dolori. In risposta a quanto emerso la PETA chiede a LVMH di smettere di trarre profitto dalla sofferenza e dalla morte dei serpenti e di vietare le pelli esotiche. 

Il filmato della PETA Asia mostra la coda di un serpente che si muove durante il rigonfiamento letale, indicando che i pitoni potrebbero essere ancora vivi mentre gli impiegati strappano la loro pelle e li sventrano. L’investigatore non ha visto nessuno che controllava i loro parametri vitali prima di iniziare la macellazione. I serpenti erano tenuti in gabbie metalliche, anguste e sporche, senza acqua, cibo o arricchimento ambientale. Dopo aver appreso che molti di loro erano ricoperti di parassiti, il testimone della PETA Asia ha chiesto informazioni sulle cure veterinarie e un dipendente ha risposto: “Che importa? Tanto li scuoiamo comunque”.

“Piuttosto che esplorare paludi e giungle lussureggianti e provare tutti i piaceri sensoriali con cui sono profondamente in sintonia, i serpenti usati per la loro pelli vengono tenuti in gabbie sporche, gonfiati come palloncini e persino scuoiati vivi”, afferma la Direttrice della PETA Elisa Allen, aggiungendo che “la PETA sta esortando tutti a rifiutare queste orribile crudeltà, rifiutando di acquistare qualsiasi oggetto realizzato con pelli esotiche.”

Inoltre, la PETA Asia ha recentemente ottenuto nuove riprese video da un allevatore che fornisce prove sul massacro di coccodrilli, mostrando mucchi di animali con la bocca legata e avvolti in sacchi così che non potessero muoversi. Un impiegato ha camminato sopra di loro stordendoli, poi altri dipendenti li pugnalavano con una lama di metallo. Nonostante il tentativo di stordirli, gli animali continuavano a muoversi mentre i lavoratori tentavano di ucciderli.

La PETA Asia e le sue affiliate – il cui motto recita in parte che “gli animali non sono nostri da indossare” e che si oppongono allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia umana – hanno denunciato la crudeltà sugli allevamenti di rettili in tre continenti (Africa, Asia e Nord America ) e hanno constatato che ogni volta questi animali intelligenti e sensibili sopportano la prigionia in condizioni squallide ed una morte violenta.

Negli ultimi anni, numerosi stilisti di punta – tra cui Chanel, Tommy Hilfiger, HUGO BOSS, Victoria Beckham e Mulberry – hanno bandito le pelli esotiche. Adesso, la PETA chiede a LVMH di seguirne l’esempio.

Per ulteriori informazioni, visita PETA.org.uk o segui il gruppo su  FacebookTwitter, o Instagram.

Contatto:

Sascha Camilli +44 (0) 20 7923 6244; [email protected]

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