Nuovo video: cavalli con fratture alle zampe e ferite aperte alle Piramidi di Giza

Nuovo video: cavalli con fratture alle zampe e ferite aperte alle Piramidi di Giza

Il crudele status quo continua mentre le autorità promettono migliore trattamento solo a parole

Roma – Gli animalisti sono indignati dalla risposta del Ministero del Turismo e delle Antichità egiziane al nuovo video inviatogli da PETA Asia, che mostra cavalli con ferite aperte e seri infortuni non trattati – fra cui fratture alle zampe – che cercano di sopravvivere mangiando da cumuli di spazzatura. Il Ministero ha informato PETA che non fornirà acqua e ombra almeno fino alla seconda metà del 2023. Di recente, PETA ha postato il video di un cavallo che collassa a terra alla Piramide di Giza ma non ha ricevuto alcun commento dal Ministero, il quale non ha nemmeno confermato la data di implementazione dell’uso di carrozze elettriche, nonostante la promessa fatta in passato di bandire l’abuso di cavalli e altri animali nei siti turistici.

“I turisti vanno in Egitto per vedere magnifici siti archeologici e sono sconvolti nel trovare cavalli feriti, affamati e costretti a vivere di spazzatura mentre soffrono sotto il sole cocente,” afferma la Vicepresidente PETA per l’Europa Mimi Bekhechi. “PETA esorta il Ministro del Turismo e delle Antichità Ahmed Issa ad agire subito ed assicurare che i cavalli ottengano quantomeno ombra, cibo ed acqua adesso – non l’anno prossimo – e cominciare la transizione verso delle ecosostenibili carrozze elettriche.”

Sono passati tre anni dall’inchiesta di PETA Asia che per prima rivelò le condizioni di abuso nelle destinazioni più gettonate d’Egitto – fra cui le Piramidi di Giza, Saqqara, Luxor – con cavalli costretti a trainare carrozze piene di turisti sotto il sole cocente senza ombra, cibo o acqua. I video mostrano alcuni gestori a Giza mentre picchiano violentemente una cavalla, crollata sul fianco mentre costretta a trainare la carrozza. La cavalla si ferisce gravemente durante la caduta, ma loro continuano a picchiarla finché non si rialza.

Tre anni dopo l’indagine, alcuni veicoli elettrici sono finalmente stati introdotti. Nonostante questo cambiamento sia il benvenuto, tutte le carrozze a cavallo devono essere vietate – i cavalli non possono più aspettare.

La lettera di PETA Asia al Ministero del Turismo e delle Antichità è disponibile su richiesta.

PETA – il cui motto afferma che “gli animali non sono nostri per essere abusati in nessuno modo” – si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia dell’essere umano. Per ulteriori informazioni si prega di visitare PETA.org.uk o seguire il gruppo su FacebookTwitter, o Instagram.

Contatto:

Sascha Camilli +44 (0) 20 7837 6327; [email protected]

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