Nuovo video di PETA India rivela commercio illegale di carne di cane

Nuovo video di PETA India rivela commercio illegale di carne di cane

Roma – Sebbene in India uccidere i cani per la loro carne sia illegale, un nuovo video della PETA India, realizzato nei mercati nel nordest indiano, rivela un florido commercio della carne di cane. Mentre i cuccioli abbaiano nelle gabbie, i cani adulti con il muso legato si dimenano nei sacchi di iuta in cui sono intrappolati. Una volta venduti, i cani sono svuotati degli organi interni e i loro corpi vengono carbonizzati con una fiamma ossidrica.

In questi mercati si vendono anche altri animali vivi, tra cui anguille, topi, rane e uccelli. Sangue e interiora sono sparsi ovunque, e i compratori e i venditori toccano ripetutamente gli animali morti senza indossare guanti: condizione ad alto rischio di trasmissione di malattie. Diversi esperti ritengono che l’origine della diffusione del COVID-19 sia da imputare ai mercati di animali vivi, e che anche la SARS, l’influenza suina e quella aviaria siano collegate alle pratiche di detenzione e uccisione degli animali a scopo alimentare.

“Che vendano cani a Dimapur o uccelli a Brooklyn, i sordidi mercati di animali vivi sono luoghi di sofferenza e covi di germi per le pandemie,” afferma la Vicepresidente dei Programmi Internazionali della PETA Mimi Bekhechi. “Le entitá PETA di tutto il mondo si stanno appellando all’Organizzazione mondiale della sanità affinché questi mercati crudeli e pericolosi vengano chiusi una volta per tutte, ed esortano chiunque sia disturbato da questo filmato a diventare vegano.”

La PETA India ha presentato un esposto e denunciato alle autorità locali i mercati di animali vivi, che sembrano inoltre violare le leggi sulla protezione della fauna selvatica e degli animali.

La PETA, il cui motto in parte recita che “gli animali non nostri per diventare cibo”, si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia umana. Per maggiori informazioni, visita PETA.org.uk o segui il gruppo su FacebookTwitter o Instagram.

Contatto:

Sascha Camilli +44 (0) 20 7923 6244; [email protected]

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