Pamela Anderson a Gordon Ramsay: Via il Foie Gras

Per divulgazione immediata:

10 ottobre 2018

Contatto:

Sascha Camilli +44 (0) 20 7923 6244; [email protected]

PAMELA ANDERSON A GORDON RAMSAY: VIA IL FOIE GRAS

La star fa pressione a liberarsi del pâté per il Mese Mondiale Vegano

Roma – In vista del Mese mondiale vegano, che si svolge a novembre, l’icona per i diritti degli animali Pamela Anderson chiede allo chef della TV Gordon Ramsay di rimuovere il foie gras dal menu del suo ristorante più importante, il Restaurant Gordon Ramsay, e sostituirlo con faux gras vegano per la durata del mese di novembre.

“[I]l foie gras non è altro che un fegato malato prodotto in una vera e propria Hell’s Kitchen,” scrive Anderson in una lettera a Ramsay. “Dato il tuo talento eccezionale, non ho dubbi che puoi creare piatti impressionanti che non includono questa crudeltà.”

Per produrre il foie gras, anatre e oche vengono alimentate forzatamente più volte al giorno fino a quando i loro fegati diventano malati e si gonfiano fino a 10 volte le loro dimensioni normali. La PETA – il cui motto recita, in parte, che “gli animali non sono nostri da mangiare o abusare in altro modo” – ha pubblicato delle investigazioni di allevamenti di foie gras che hanno mostrato uccelli malati, morenti e morti, alcuni dei quali avevano dei buchi nel collo causati dall’essere impalati dai tubi dell’alimentazione. La produzione di foie gras è talmente disumana da essere illegale nel Regno Unito e in più di un’altra una dozzina di paesi.

Grandi chef come Alexis Gauthier del ristorante Gauthier Soho hanno creato lussuose ricette con l’uso del faux gras, includendo ingredienti vegani al 100%, tra cui funghi e noci.

Anderson fa parte di una lunga lista di celebrità – tra cui Kate Winslet, Ricky Gervais, Anna Chancellor, Ralph Fiennes e il defunto Sir Roger Moore – che hanno sostenuto la campagna anti-foie gras della PETA.

La lettera di Anderson a Ramsay è disponibile qui. Per maggiori informazioni sulla crudeltà dietro al foie gras, visita PETA.org.uk.

#