Proibita l’uccisione degli asini a seguito inchiesta ejiao di PETA Asia

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9 marzo 2020

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PROIBITA L’UCCISIONE DEGLI ASINI A SEGUITO INCHIESTA EJIAO DI PETA ASIA

Il Kenya vieta l’uccisione degli asini e la loro esportazione in Cina, dove la loro pelle viene ridotta e utilizzata in medicina, cosmetica e confetteria

Roma – Dopo che l’inchiesta di PETA Asia sui mattatoi approvati dal governo a Mogotio e Naivasha in Kenya ha rivelato che gli addetti picchiavano con violenza gli asini destinati all’abbattimento per essere poi utilizzati nella medicina cinese tradizionale detta ejiao, il segretario di cabinetto del Ministero dell’Agricoltura, Peter Munya, ha appena ordinato che tutti i mattatoi del Kenya utilizzati per la soppressione degli asini vengano chiusi entro il prossimo mese. Video dell’inchiesta PETA Asia visibile cliccando qui.

Questa misura è stata presa dopo che più di 200.000 sostenitori della PETA e dei suoi affiliati hanno inviato lettere a Munya, sollecitandolo a fermare il traffico di pelle di asino, nel quale gli animali sono caricati su camion e costretti ad affrontare viaggi estenuanti fino ai mattatoi, a volte situati tanto lontano quanto nei paesi vicini. Il viaggio dal confine con l’Etiopia può durare anche due giorni, durante i quali gli animali non sono né nutriti né abbeverati, per cui molti collassano e alcuni muoiono. L’inchiesta della PETA Asia ha scoperto che gli addetti avevano lasciato i corpi di due asini, morti durante il lungo viaggio, fuori dal mattatoio, mentre un’altra asina, ferita così gravemente da non riuscire a tenersi in piedi, era stata trascinato giù dal camion, poi lasciata cadere a terra e presa a calci.

“La PETA loda la decisione del Segretario di Gabinetto Peter Munya di salvare gli asini del Kenya. Chiudendo questi mattatoi, il paese ha reciso i legami con un commercio crudele, che  condanna milioni di docile asini, ad una fine miserevole”, dice la direttrice di PETA Elisa Allen. “Nessuno ha bisogno della pelle di asino tranne l’animale che ci è nato, e la PETA spera che altri paesi seguano l’esempio del Kenya e prendano posizione contro l’industria dell’ejiao.”

Il Pakistan e numerosi paesi africani – inclusi Botswana, Burkina Faso, Mali, Nigeria, Senegal, Tanzania e Uganda – hanno vietato i mattatoi finanziati dalla Cina e implementato politiche per fermare l’esportazione di pelle di asino alla Cina. Inoltre, eBay e dozzine di altre società hanno concordato di cessare la vendita di prodotti contenenti ejiao.

PETA – il cui motto recita tra l’altro che “gli animali non sono nostri da mangiare e da abusare in alcun modo” e che si oppone allo specismo, visione del mondo basata sulla supremazia umana – sollecita le persone di tutto il mondo ad aiutare gli asini, rifutando l’acquisto di prodotti contenenti ejiao o gelatina di asino.

Foto dell’inchiesta sono disponibili qui. Video dell’inchiesta in qualità broadcast è disponibile qui. Per maggiori informazioni potete visitare il sito PETA.org.uk.

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