Sephora vieta le ciglia di pelliccia dopo l’appello della PETA
Per pubblicazione immediata:
1 luglio 2020
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Sephora vieta le ciglia di pelliccia dopo l’appello della PETA
Il leader mondiale nella vendita di prodotti di bellezza si impegna per impedire che i sensibili visoni vengano ingabbiati, uccisi e scuioati
Roma – A seguito di una campagna PETA e di oltre 280.000 e-mail da clienti interessati al tema, Sephora ha confermato di aver vietato le ciglia in pelliccia di visone e che d’ora in poi acquisterà solo ciglia sintetiche o in pelliccia ecologica. Per ringraziare l’azienda, PETA US sta inviando una scatola di deliziosi cioccolatini vegani.
“Non c’è differenza tra un cappotto di visone e le ciglia di visone quando si tratta di sofferenza animale”, afferma la direttrice della PETA Elisa Allen. “PETA celebra la decisione di Sephora di unirsi a Too Faced, Urban Decay e le decine di altri marchi che si rendono conto che non c’è niente di bello nel rubare la pelliccia ad un animale.”
La pelliccia di visone proviene in genere da allevamenti, dove visoni visibilmente stressati si muovono freneticamente e girano all’infinito all’interno di anguste gabbie di filo metallico. Molti soffrono di infezioni o arti rotti o deformi, ed alcuni arrivano ad auto-mutilarsi, a causa dell’intenso confinamento, rosicchiandosi le gambe o la coda. Alla fine delle loro misere vite, vengono uccisi con il gas, per elettrocuzione o rottura del collo. Nonostante ciò, Sephora ha commercializzato le ciglia di visone come “cruelty free”.
PETA – il cui motto recita, in parte, che “gli animali non sono nostri da indossare” e che si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia dell’essere umano – si appella a Velour e a Lilly Lashes, due aziende che in passato hanno fornito alla Sephora ciglia di visone, perché abbandonino l’utilizzo di pellicce animali.
Per ulteriori informazioni, visitaPETA.org.uk.
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