Urban Outfitters colpita da rivelazioni sull’industria delle piume
Filmati pubblicati da PETA Germania mostrano lavoratori che tagliano la gola a uccelli probabilmente ancora coscienti
Roma – Una nuova indagine video pubblicata da PETA Germania svela dettagli sull’industria delle piume in Polonia, il secondo più grande esportatore mondiale di piume. Dopo aver rivelato violenza dilagante sugli uccelli, ora PETA sta facendo pressioni su Urban Outfitters Inc. affinchè smetta di usare piume in tutti i suoi marchi. L’azienda, proprietaria di Anthropologie, Free People e Urban Outfitters, vende piume da marchi di terze parti utilizzando fornitori che si riforniscono dalla Polonia.
Poiché il filmato mostra violazioni dirette delle raccomandazioni sulla gestione del Consiglio d’Europa, PETA Germania ha denunciato l’abuso all’ufficio del pubblico ministero ed è in corso un’indagine sulla questione.
I filmati dei testimoni oculari rivelano lavoratori che trascinano oche e anatre attraverso pavimenti ricoperti da griglie, lavoratori che prendono a calci con forza un’anatra e che trasportano animali in giro tenendoli per le gambe o per le ali con una mano. Apparentemente, molti uccelli siano stati sottoposti a stordimento fallimentare in una vasca d’acqua elettrificata. Alcuni, pur con la gola recisa, sbattevano ancora selvaggiamente le ali o addirittura cercavano di alzare la testa.
“I consumatori oggi non vogliono avere nulla a che fare con un’industria che sevizia e tortura animali sensibili per moda,” afferma la Vice Presidente di PETA Mimi Bekhechi. “PETA si rivolge a Urban Outfitters chiedendo di fare la cosa giusta, recidendo definitivamente i legami con l’industria delle piume.”
PETA ha pubblicato cinque investigazioni che mettono a nudo l’industria delle piume, rivelando che abusi simili avvengono in strutture in tutto il mondo. Anatre e oche vengono stipate in recinti e capannoni sterili a centinaia o addirittura a migliaia, ed è diffusa la pratica controversa in cui i lavoratori strappano le piume dalla pelle sensibile degli animali vivi. Il filmato di un testimone dalla Polonia mostra migliaia di uccelli in piedi, immersi nella propria sporcizia nelle fattorie, senza accesso ad acqua corrente per nuotare. Queste condizioni non igieniche e affollate possono rappresentare un rischio per la salute pubblica, poiché creano un terreno fertile perfetto per pericolose malattie zoonotiche come l’influenza aviaria.
PETA – il cui motto recita, in parte, che “gli animali non sono nostri per essere indossati” – si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia dell’essere umano. Per maggiori informazioni si prega di visitare il sito PETA.org.uk o seguire il gruppo su Facebook, Twitter o Instagram.
Contatto:
Sascha Camilli +44 (0) 20 7837 6327; [email protected]
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