TORINESE QUASI NUDA RIEMPIE IL CIELO DI ‘SANGUE’ PER METTERE IN EVIDENZA LA TORTURA DEI TORI A PAMPLONA

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5 luglio 2017

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TORINESE QUASI NUDA RIEMPIE IL CIELO DI ‘SANGUE’ PER METTERE IN EVIDENZA LA TORTURA DEI TORI A PAMPLONA

La trentaseienne si unisce ad altri attivisti venuti da tutto il mondo per chiedere la fine della crudele corsa dei tori

Pamplona, Spagna – Indossando poco più che finte corna di toro e biancheria intima nera, con le parole “Stop alla corrida” dipinte sul corpo, la 36-enne di Torino, Monica Schillaci, oggi si è unita a quasi 100 manifestanti nel centro di Pamplona. Gli attivisti hanno rotto sopra le loro teste delle banderillas contenenti vernice rossa in polvere, ricoprendosi il corpo e riempiendo l’aria di “sangue”.  La protesta – organizzata dalla PETA e dal gruppo spagnolo AnimaNaturalis – ha avuto luogo prima dell’inizio della corsa dei tori, durante la quale dozzine di animali vengono terrorizzati e colpiti mentre scivolano lungo le strette strade che li portano infine verso una morte violenta nell’arena della città.

Le foto di Schillaci e dell’evento sono disponibili qui, qui, qui e qui, videoriprese disponibili qui.

 “Torturare e uccidere gli animali non può mai essere giustificato come intrattenimento,” spiega Schillaci. “Siamo uniti con la stragrande maggioranza dei cittadini spagnoli che vogliono vedere la fine di questi spettacoli sanguinosi.”

La PETA – il cui motto recita che “gli animali non sono nostri da usare come intrattenimento” – fa notare che prima della corsa vengono utilizzati storditori elettrici e bastoni appuntiti per tormentare e terrorizzare i tori. Gli animali poi sfrecciano lungo le strade di ciottoli, inseguiti da centinaia di persone, prima di giungere nell’arena. Una volta lì, fino otto uomini li provocano, li colpiscono e li pugnalano con le banderillas finché i tori non iniziano a indebolirsi per l’eccessiva perdita di sangue. Infine, il matador colpisce l’animale, oramai esausto, con una spada e il carnefice gli recide il midollo spinale. Molti tori affogano nel proprio sangue quando il torero sbaglia il bersaglio e la spada trafigge i polmoni anziché il cuore. Spesso, gli animali sono paralizzati ma ancora coscienti quando sono incatenati e trascinati fuori dall’arena.

Schillaci è disponibile per interviste. Per ulteriori informazioni, visita il sito PETA.org.uk.

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